
Martedì 15 settembre, dopo la pausa estiva, il Rotary Club acquese e le socie del Soroptimist locale si sono ritrovati presso il ristorante “Fausto” a Cavatore per ascoltare la relazione dal titolo “Vita lunga e sana con una giusta alimentazione”, tenuta dal socio Giorgio Borsino.
Il relatore ha iniziato citando Ippocrate (460 A.C.): “Se qualcuno desidera recuperare la salute bisogna innanzitutto chiedergli se è pronto a eliminare le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo” e il filosofo Cartesio: “Per giungere alla verità l’uomo deve svincolarsi da tutte le nozioni che ha ricevuto e deve ricostruire nuovamente e dalla base tutto il sistema delle proprie conoscenze ”.
Ha quindi spiegato che l’uomo si è allontanato sempre più dal cibo utilizzato dagli antenati preistorici, aumentando i consumi di alimenti trattati con le moderne tecniche di agricoltura, allevamento ed industria e quindi assumendo cattive conoscenze ed abitudini.
E’ necessario allora determinare quali siano gli alimenti che fanno stare bene e quelli da evitare; purtroppo del cibo non ci preoccupiamo più, salvo quando origina dei disturbi, mentre è indispensabile riappropriarci di questo valore, tornando indietro nel tempo e vedere come si nutrivano gli uomini preistorici.
I nostri antenati erano nomadi, raccoglitori e cacciatori insieme, per cui si nutrivano di cereali, frutta, legumi, semi, carne e pesce.
La nostra specie da 200.000 anni sino a 10.000 anni fa, quando è nata l’agricoltura, ha sempre avuto un’alimentazione costituita per il 70% da frutta e verdura e per il 30% da carboidrati non raffinati e da proteine. L’homo sapiens si è allontanato moltissimo da ciò che mangiavano i suoi predecessori nell’antichità, quando il cibo assunto rispettava anche le caratteristiche dell’apparato dirigente e della dentatura.
Il relatore ha spiegato come la longevità dell’individuo derivi dall’associazione tra fortunate combinazioni genetiche e sani stili di vita, ovvero restando fisicamente attivi, nutrendosi in modo parco ed equilibrato, mantenendo una buona vita sociale.
Secondo un proverbio ayurvedico “Se l’alimentazione è scorretta, la medicina non funziona. Se l’alimentazione è corretta, la medicina non serve.”
Borsino ha quindi citato la ricercatrice svizzera Catherine Kousmine che già nel lontano 1930, impressionata dall’aumento del cancro, aveva affermato a seguito di sperimentazione su animali nutriti in modo diverso tra loro, che molte malattie croniche tipiche della nostra società si devono ad una alimentazione industriale degradata, per cui mangiare sano, curare l’igiene intestinale, unitamente ad altri comportamenti, costituiscono una efficacissima arma terapeutica.
Oggi purtroppo poco è cambiato nell’alimentazione umana e i danni alla salute sono sempre più evidenti. Un esempio: mille persone al giorno, in Italia, si ammalano di tumore.
In alternativa alla vecchia “piramide alimentare”, è stata studiata una tabella, a forma di clessidra, che indica come devono essere sostituiti molti alimenti che l’uomo moderno utilizza quotidianamente ed in abbondanza, ma che danneggiano notevolmente la sua salute.
Anche il Protocollo di Milano, redatto per Expo, è indirizzato a promuovere stili di vita sani e a combattere l’obesità, evidenziando l’importanza di promuovere l’agricoltura sostenibile e di ridurre lo spreco di cibo.
A titolo esemplificativo: meno bibite, latte, succhi di frutta industriali e più acqua, thè verde, bianco e allo zenzero, latte vegetale e succhi di frutta freschi; meno pane, patate, pasta e riso e più legumi, frutta e verdura; meno prodotti di fast food, carne rossa e fritti e più pesce grasso, pollame , uva; meno dolci e più cioccolato fondente, noci, yogurt di soia; meno burro, salse grasse, sale e zucchero e più oli sani, dolcificanti, ecc.
Anche l’acqua contribuisce al benessere, ma deve essere naturale ed alcalina con pH superiore a 8, necessario per tamponare i danni arrecati dall’alimentazione acida dei nostri tempi.
Per dimostrare come la sana alimentazione è anche buona alimentazione, Borsino ha richiesto allo chef di cucinare alcuni dei cibi consigliati e la cena a seguire, con portate di acciughe, pasta e fagioli, merluzzo e torta con le mele, è stata molto apprezzata dai presenti .
Al termine, la Presidente Elisabetta Fratelli Franchiolo ha ringraziato il dottor Borsino per la brillante relazione che ha suscitato vivo interesse ed ha offerto interessanti spunti di riflessione.
Il relatore ha offerto ai partecipanti alla serata due suoi lavori sull’argomento trattato:
– VADEMECUM “Vita lunga e sana con una giusta alimentazione”, che è scaricabile dal sito del Club (nella pagina home)
– “Piante spontanee mangerecce dei nostri prati e dei nostri boschi dell’Alto Monferrato”