
Martedì 27 gennaio, presso l’Hotel Roma Imperiale, è stato ospite del Rotary Club Acqui Terme l’ingegner Roberto Adinolfi, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare.
Roberto Adinolfi, 61 anni, sposato, tre figli, laureato in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, si è occupato prevalentemente, ma non esclusivamente, di energia nucleare, lavorando in Italia e all’estero alla progettazione degli impianti italiani e stranieri costruiti da Ansaldo.
È membro della Commissione UNICEN per la normativa nucleare e vice presidente della Associazione Italiana Nucleare. Fa parte del Governing Board della Piattaforma tecnologica Europea “Sustainable Nuclear Energy”.
Adinolfi, rotariano di Genova, ha tenuto una interessante relazione prendendo come riferimento l’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, con le previsioni sull’incremento dei consumi di energia nel prossimo ventennio. Lo sviluppo maggiore nel prossimo decennio sarà quello cinese, mentre nel decennio successivo sarà l’India il paese ove lo sviluppo dei consumi di energia sarà maggiore (oggi ancora 300 milioni di Indiani sono privi di energia elettrica).
Considerando anche il nuovo scenario che vede gli Stati Uniti, grazie alla produzione di shale gas (gas estratto dalle rocce sotterranee con il sistema della frantumazione) diventare grandi produttori di gas, praticamente autosufficienti, lo scenario dei consumi al 2035 vede la Cina nettamente al primo posto nei consumi di energia, seguita dagli Stati Uniti, Europa, India, Russia e Giappone. Questi dati avranno profondi riflessi sulla competitività industriale. L’Europa, che oggi basa gran parte del suo benessere sulla esportazione di prodotti ad alto consumo energetico, vedrà scendere drasticamente la propria quota di mercato, così come il Giappone, mentre Stati Uniti, Cina, India e Medio Oriente (inclusa la Turchia) aumenteranno la propria percentuale.
Con queste premesse l’Agenzia per l’Energia ha fatto inoltre previsioni sullo sviluppo delle varie fonti di energia nei prossimi vent’anni. Anche se è previsto un forte aumento delle energie rinnovabili (sole, vento, idroelettrico), che triplicheranno il loro utilizzo, nel 2035 il consumo dei combustibili fossili è destinato a ridursi percentualmente di ben poco: dall’82% al 75%, con il consumo di gas che raddoppierà, così come aumenterà l’utilizzo del carbone, mentre triplicherà pure la produzione di energia nucleare, soprattutto per il fortissimo sviluppo in Cina, India e nei paesi in via di sviluppo.
Per quanto riguarda l’Europa, la politica energetica di inizio millennio è caratterizzata dal cosiddetto 20-20-20, e cioè dal raggiungimento entro il 2020 del 20% di energia da fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico e 20% di riduzione delle emissioni di CO2.
L’Italia ha raggiunto con largo anticipo l’obiettivo del 20% di energie rinnovabili (circa il 13% tra fotovoltaico e eolico più un 9% di idroelettrico), mentre la domanda di energia è in forte calo. Ma, se il calo dei consumi è il risultato della drammatica crisi economica che stiamo vivendo, l’enorme diffusione delle energie rinnovabili, e in particolare del fotovoltaico, ha avuto come contraltare, visti gli incentivi che lo stato deve pagare per rendere competitive queste fonti, una maggiore tassazione di oltre dieci miliardi di euro all’anno per i cittadini.
In conclusione: lo scenario mondiale è in evoluzione. La sicurezza degli approvvigionamenti dovrebbe richiedere la massima attenzione. L’Europa e, soprattutto, l’Italia, se vogliono mantenere la loro funzione di produttori ed esportatori di prodotti di alto livello energetico e, in definitiva, il loro livello di vita, devono drasticamente ridurre i costi dell’energia. Lo sviluppo sostenibile non può essere messo in discussione, ma il sistema degli incentivi non è sostenibile.
Al termine della relazione ci sono stati numerosi interventi da parte dei soci rotariani e la serata si è conclusa con l’omaggio al relatore di un’opera della Biennale dell’Incisione da parte del presidente Bruno Lulani.