Il Rotary Club Acqui Terme e la realtà del Gruppo Habilita
Acqui Terme. È stato Roberto Rusconi, presidente del Gruppo Habilita (di cui la struttura acquese di “Villa Igea” è parte), l’ospite della riunione rotariana che, la sera di martedì 26 ottobre, si è tenuta presso la “Cantina Cuvage” di Stefano Ricagno.
A precedere il convivio le parole dell’imprenditore bergamasco, attivo nel campo nella sanità (dalle camere iperbariche ai robot deambulatori), che ai paradossi italiani ha dedicato una coinvolgente relazione.
*** Di attualità estrema l’argomento (la situazione la si coglie bene nell’ordine sparso con cui le Regioni affrontano le problematiche covid, proprio ora, in questi giorni – ad esempio – riferendosi al tema dei vaccini e della terza dose). Con paradossi che hanno radici antiche, e sono rappresentati, emblematicamente, dalle diverse denominazioni (ASL, AUSL, ATS…) delle aziende, a significare una sostanziale disomogeneità, una deregulation in piena regola che determina non solo un prezziario diverso, per le prestazioni, da regine a regione, ma una forte mobilità dei pazienti, aggravata dai condizionamenti di una burocrazia oppressiva. Il tutto accompagnato da una normativa strabordante (cinque volte quella tedesca). Ecco, di qui, una confusione che davvero disorienta gli utenti.
Crea difficoltà alle strutture. E risulta particolarmente nociva in momenti come quelli attuali. Da Roberto Rusconi un discorso a tutto campo (sulle difficoltà che le piccole case di cura private, spesso, affrontano: sono i grandi numeri che permettono di reggere le sfide contemporanee: è ovviamente una tendenza che si riconosce non solo nella sanità…), un discorso che ha toccato temi quali la privacy, la protezione dei dati, l’impegno nei vari momenti della pandemia (non solo a Bergamo, rendendo disponibili – e in modo liberale – nei giorni più duri, 50 mila test sierologici; ma anche a Tortona e Acqui, negli hub vaccinali) da parte del gruppo Habilita. ***
Di elogio le parole alla tradizione di qualità riscontrata in Villa Igea. “Un luogo già ben organizzato, in cui tanto la motivazione professionale, quanto la sensibilità era alta; qui, ora, l’introduzione della robotica (oggi all’anca, domani a ginocchio e spalla) apre davvero grandissime prospettive. Con la possibilità di realizzare a Villa Igea (che, significativamente, ha conservato il suo nome), prossimamente, una vera e propria scuola di ortopedia.
Tecnologicamente avanzata. E che sa giovarsi delle applicazioni di un sistema computerizzato optoelettronico, il cosiddetto ‘navigatore’, che consente la ricostruzione geometrica e tridimensionale del ginocchio da operare, trasmettendo in tempo reale al chirurgo informazioni su come si sta eseguendo l’intervento. Con vantaggi evidenti: il che significa, in concreto, ridurre i tempi dell’anestesia, lasciare aperta per minor tempo la ferita, e garantire sempre più un risultato ottimale.
L’Ancora – Acqui Terme n.41