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16 febbraio 2016 – Ferdinando Angeletti “I Carabinieri nell’acquese”

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La Conviviale del 16 febbraio si è tenuta presso il Grand Hotel Nuove Terme e ha avuto come relatore il Tenente Ferdinando Angeletti, Comandante della Compagnia Carabinieri di Acqui Terme.
Il Tenente Angeletti è un grande appassionato e profondo conoscitore della Storia del Novecento ed ha trattato un argomento interessante e coinvolgente: “I Carabinieri nell’acquese: figure storiche di riferimento.”
Il relatore è partito dalle origini della gloriosa Benemerita ed ha presentato la figura del primo carabiniere morto in servizio: Giovanni Boccaccio. Era nato a Trisobbio e fu ucciso durante una sparatoria con degli evasi circa duecento giorni dopo la fondazione del Corpo Reale dei Carabinieri (13 luglio 1814).
Fra gli altri personaggi illustri dell’Arma c’è il Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, nato a Ponzone nel 1804 da una famiglia di militari. Nel 1848 gli fu assegnato il comando dei tre Squadroni di Carabinieri a cavallo mobilitati per la prima Guerra d’Indipendenza con il compito di servire di scorta e di protezione al re Carlo Alberto. I tre Squadroni si distinsero il 30 aprile del ’48 per la vittoriosa irruenza della loro carica a Pastrengo e nel corso di altre operazioni di quella campagna, procurando alla Bandiera dell’Arma la prima Medaglia d’Argento e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.

Il generale Paolo Spingardi, nativo di Felizzano, ma sepolto a Spigno Monferrato, fu chiamato ad assumere il Comando Generale dell’Arma il 10 febbraio 1908 dopo aver ricoperto la carica di sottosegretario al Ministero della Guerra. Nell’aprile del 1909 fu nominato Ministro della Guerra. Fu lui a creare la prima unità di aviatori in Italia.

Il relatore ha infine parlato del generale Umberto Rocca che, prestando servizio come tenente comandante di compagnia ad Acqui, il 5 giugno 1975 guidò la pattuglia di carabinieri che individuò la prigione nella cosiddetta cascina Spiotta d’Arzello dove era detenuto dalle Brigate Rosse l’industriale Vittorio Vallarino Gancia, sequestrato il giorno precedente da un nucleo armato dell’organizzazione. Nel drammatico conflitto a fuoco con i due brigatisti che detenevano l’ostaggio, un carabiniere e la brigatista Margherita Cagol, moglie di Renato Curcio, rimasero uccisi. L’allora tenente Rocca venne colpito dall’esplosione di una bomba a mano perdendo il braccio e l’occhio sinistro, ma rispose ugualmente al fuoco e continuò a dirigere l’azione dei suoi tre colleghi, prima di essere soccorso e trasportato in ospedale. Dopo il drammatico evento, Umberto Rocca ha continuato a servire nell’Arma con incarichi non operativi, andando in congedo nel 2007 con il grado di generale di divisione. Per il suo comportamento in azione è stato il primo militare italiano ad esser stato decorato, in vita ed in tempo di pace, della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Al termine della conviviale la Presidente Fratelli Franchiolo ha donato al Tenente Angeletti una incisione della Biennale Internazionale.

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