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3 dicembre 2013 – Interclub con Feltri e Sangiuliano

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50 anni di giornalismo: ecco Vittorio Feltri. 25 anni da direttore di successo. Sempre vivace e sferzante. Anche quando presenta un libro. Il libro che ha appena finito di scrivere insieme a Gennaro Sangiuliano, vice-direttore del TG1 e docente alla facoltà di Economia della Sapienza e di Giurisprudenza alla Lumsa di Roma.

Alle 19 di martedì 3 dicembre i tre Club di Acqui, Canelli-Nizza e Ovada del Centenario si sono ritrovati nella sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme per la presentazione del libro “Una repubblica senza patria”.

La notorietà del personaggio Feltri ha richiamato un pubblico numerosissimo. Grande attenzione. Applausi ai passaggi più acuti e provocatori di Sangiuliano e, soprattutto, del suo “maestro” (così lo ha definito) Feltri.

Li ha presentati Carlo Sburlati, responsabile esecutivo del Premio Acqui Storia.

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foto-2Sangiuliano ha parlato della prima parte del libro, una cronaca documentatissima degli eventi più significativi dal 1943 al 1960. Quali i difetti di fondo dell’Italia? La sua divisione e la mancanza di una prospettiva di Stato. Ciò ha impedito uno sviluppo economico e culturale all’altezza delle potenzialità e delle valide realtà pur presenti nel Paese. Un altro ostacolo alla costruzione di una vera patria è stata la divisione tra Nord e Sud e la conseguente ricerca del colpevole del mancato sviluppo comune. I contrasti politici ed ideologici sono stati caratterizzati da un peccato di fondo: l’estremismo. Il tutto è poi stato condito da un individualismo esasperato, probabile eredità di una lunga storia di frammentazione in ducati, signorie e staterelli vari.

feltriFeltri, con la consueta carica dirompente, ha tratteggiato colloqui autobiografici e legami con alcuni grandi personaggi della politica. Comunque, sempre uno spirito libero. Ha criticato, tra l’altro, l’eccesso di dipendenza dei suoi colleghi del Giornale, di cui ora è solo editorialista.

Nel corso della serata è emerso il risvolto umano di Feltri caratterizzato da una signorile cordialità verso gli ascoltatori e poi verso i suoi commensali durante la cena che ha chiuso l’incontro.

Dopo le rituali firme con dedica del libro, i relatori hanno ricevuto in dono due opere vincitrici della XI Biennale Internazionale dell’Incisione, con i gagliardetti dei tre Rotary Club che hanno organizzato, con Acqui Storia, l’evento. I numerosi soci di Acqui, Ovada, Canelli, Nizza, Gavi, Novi, al termine della cena, hanno potuto fare altre domande: costituzione, ruolo dell’Italia in Europa, fonti bibliografiche, importanza della scuola.

Sangiuliano ha risposto, in modo chiaro e semplice, andando in profondità sulla combattuta nascita della nostra costituzione e sulla sconfitta contro lo strapotere della Germania non solo nell’euro, ma soprattutto negli scambi commerciali con l’estero.

Conclusione: tocco finale di campana e scambio caloroso di auguri per le prossime feste natalizie.

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I Presidenti di Acqui (Bianchi), Canelli-Nizza (Cotto), Ovada (Franza)