14 Febbraio 2012
Acqui Terme. Stasera abbiamo attinto alle risorse del nostro club convincendo il nostro socio, Giorgio Borsino, a trattare l’argomento a lui molto caro de “I Funghi”.
È la premessa fatta dal presidente del Rotary Club Acqui Terme, Luca Lamanna, alla conviviale rotariana svoltasi alle 20,30 di martedì 24 gennaio nella Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme. Borsino, socio del club cittadino, medico di base con studio a Cassine, è “president incoming” per il Rotary della città termale. È un esperto conclamato che da anni studia e classifica i funghi, l’ambiente e quindi ha permesso ai partecipanti della serata di entrare, sebbene in parte dato che il tema del fungo è infinito, nell’affascinante mondo della micologia. Su L’Ancora tenne, una decina di anni fa, una rubrica molto seguita sul fungo.
Borsino non si considera un micologo, ma semplicemente un appassionato di funghi. Una passione nata nei suoi primi anni di università, quando frequentava il corso di Biologia e conobbe un grande micologo, il professor Peyrone.
Borsino, con l’aiuto di diapositive si è limitato a descrivere i “funghi superiori che interessano il cercatore dilettante” descrivendo in modo particolare il loro habitat naturale e il periodo di crescita. Ogni fungo presenta caratteristiche sue proprie, lamelle, spore, gambo, cappello, anello, tubuli che solo un esperto può valutare. Nella premessa alla relazione, Borsino ha ricordato che “i funghi erano già molto apprezzati dagli egizi, dai babilonesi e dai greci. I romani li consideravano un .cibo regale’ e non mancavano mai nelle mense dei patrizi. Il nome scientifico dell’ovulo buono, in dialetto piemontese “coccona”, è Ammanita cesarea, cioè amata dai Cesari, dagli imperatori. Anche nel medioevo e nel rinascimento i funghi erano molto apprezzati specie i funghi allucinogeni utilizzati per pratiche magiche”.
Borsino ha specificato che sulla terra sono presenti 200 mila specie di funghi, la maggior parte microscopici, il cercatore ne incontra 3 mila nei boschi e nei prati, mille specie sono mangerecce, più o meno buone, millenovecentoquaranta sono commestibili ma immangiabili perchè dure e coriacee, trenta sono velenose di cui sette od otto mortali, trenta sono sospette.
La loro composizione: 80% di acqua, 3% di zuccheri, 4% di proteine, 1,5% di sali minerali e dello 0,8% di grassi e da vitamine. I funghi non appartengono né al regno vegetale né al regno animale, ma ad un regno a sé stante. Sono organismi sotterranei, la loro struttura è presente tutto l’anno nel terreno. I tartufi, pur essendo funghi superiori, sono completamente sotterranei.
Ci sono funghi che vivono come sostanze organiche, a questo gruppo appartiene, ad esempio, lo champignon, classico fungo coltivato, il prataiolo di crescita spontanea, le gambe secche e molti altri. Il fungo parassita più comune è il chiodino, attenzione a non confonderlo con la gallerina marginata che contiene ammanite. Borsino ha poi parlato dei funghi parassiti, del porcino autunnale, che uscito dal terreno raggiunge il massimo della sua crescita in 5 giorni, del porcino malefico, dell’ovulo buono.
Quindi ha parlato del gruppo delle ammaniti a cui appartengono i funghi più velenosi, della grande famiglia delle colombine, del fungo del sangue, del galletto o finferlo.